Tempo: bello
Ore: 13.55

Diamo il benvenuto alla new entry in famiglia: il mio nuovo motorino Timcanpy! Avendo una play3 che si chiama Lero, è giusto che il gruppo abbia anche un Tim, e quale candidato migliore del mio motorino, visto che quello vecchio è sempre stato tanto utile per spedizioni alla fonte del risparmio et similia?

Ebbene sì, il mio vecchio motorino ci ha lasciati. Dopo otto anni di onorato servizio, un anno di parabrezza tenuto con le corde e un paio di mesi in cui mi si spegneva in mezzo alla strada una volta alla settimana, è arrivato anche il suo momento. In Giappone si pensa che negli oggetti a cui teniamo molto nasca una sorta di anima, che dimostra il legame tra quella cosa e il suo possessore. Io non so se questo sia vero oppure no (e neanche mi interessa più di tanto XD), ma è innegabile che il mio vecchio motorino ha resistito fino all'ultimo, spegnendosi definitivamente solo una volta arrivata al concessionario per farlo rottamare. coincidenza? Yuuko direbbe che era inevitabile XD

Ad ogni modo ecco il mio nuovo motorino. un 150, così posso andare anche in tangenziale. pre ora ci ho fatto solo una 20ina di km, ma vedremo come va.


Intanto stanno distruggendo sempre di più l'università. Ora i prof non possono più fare i corsi in più (quelli che, per inciso, facevano GRATUITAMENTE, solo per noi studenti), altrimenti lavorano troppo. Ma non erano fannulloni? Risultato di questo e altri provvedimenti è che noi studenti ci ritroviamo da un giorno all'altro con i programmi stravolti, alla ricerca disperata di quei pochi esami che possiamo inserire in quella certa casellina, manco fosse un tetris. Non abbiamo idea di cosa stiamo studiando e possiamo solo sperare che al momento della laurea le cose non siano cambiate eccessivamente e che tutti i nostri esami vengano debitamente riconosciuti dal sistema informatico (se così si può chiamare, visto che si impalla ogni due per tre). E poi ci chiamano fannulloni. Se protestiamo siamo comunisti, se ci rivolgiamo alle autorità interne ci sentiamo dire che è tutto imposto dall'alto. Siamo stressati, confusi e disorientati, ma continuiamo ad andare avanti e a studiare, per prendere quel pezzo di carta che, forse, poco probabile, ci aiuterà a trovare un lavoro quanto meno decente.